Il Marmo Portoro

Il Marmo Portoro è una pietra molto pregiata a sfondo nero profondo e venature di colore giallo-oro. La zona di estrazioni è La Spezia, più precisamente Portovenere.

Il nome Portoro deriva dalla traduzione in italiano del termine francese “Porte d’or” (Porta d’oro) con il quale veniva chiamato durante la dominazione francese.
In origine il nome era “Misto giallo e nero”, in seguito venne denominato “Giada di Portovenere”. 

Il Portoro è una pietra di grande carattere e bellezza: la sua originalità ed eleganza la rendono adatta per i rivestimenti di pregio e complementi d’arredo moderni come caminetti, colonne, sculture e top.

Il Marmo Portoro - Prato Marmi

Le sue finiture ottimali sono la lucidatura e l’anticatura.

Possiamo trovare il Portoro nelle ville imperiali dell’antica Roma, lo ritroviamo anche negli edifici più lussuosi del Rinascimento, nelle chiese romane e nei più lussuosi palazzi europei del XIX secolo, periodo durante il quale veniva usato soprattutto in Svizzera, Belgio e Francia, specialmente a Versailles.

Il particolare fondamentale del marmo Portoro, oltre alle venature dorate, è il colore di fondo che deve essere tanto più scuro possibile fino al raggiungimento del cosiddetto “nero seppia”: tale caratteristica cambia decisamente l’effetto ottico del materiale stesso al momento della lucidatura e posa in opera. Il marmo Portoro è da secoli usato in tutte le lavorazioni di altissimo livello, infatti lo ritroviamo anche nei più bei palazzi storici italiani.

Geologicamente si tratta di un calcare con venature carbonatiche a limonite, formatosi in un ambiente marino calmo, profondo, poco ossigenato e ricco di sostanza organica.

Il colore nero si deve proprio alla ricchezza di sostanza organica, mentre le striature dorate derivano dalla dolomitizzazione parziale della sostanza organica che si è ossidata.

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